Formazione e Istruzione

ISTAT Rapporto 2025 (approfondimento su istruzione e formazione)

approfondimento Confindustria giovani ISTAT mercato del lavoro

È uscito il rapporto Istat 2025, che fotografa, con molti dati e considerazioni, il nostro Paese.

Interessa se: Sei interessato ad un approfondimento sul piano lavorativo e formativo

È possibile scaricare il rapporto completo a questo link.

Anticipiamo che il capitolo 2 è dedicato a demografia e lavoro.

In merito a istruzione e formazione, queste sono alcune considerazioni sintetiche:

  • Il quadro è generalmente preoccupante per il forte peso del calo demografico sulle iscrizioni scolastiche con diminuzione in infanzia e primaria, non bilanciata dal pur apprezzabile dato sui cittadini stranieri. Questo aspetto, come sottolinea Confindustria, fa riflettere sull’importanza del Piano Mattei e sulla cooperazione formativa per formare e attrarre talenti all’estero e dall’estero. A questo proposito in Senato è passato in questi giorni un emendamento voluto da Confindustria che equipara gli ITS a Afam e Università nel contesto della Convenzione di Lisbona per il riconoscimento dei titoli stranieri al fine dell’iscrizione nei percorsi post-diploma.
  • Soltanto il 65,5% della popolazione 25-64 ha almeno un diploma di scuola superiore (vs 80% media UE). I laureati sono solo il 21,6% (vs 35% UE). Questo dato deve farci riflettere sul problema della formazione continua degli adulti, anche in chiave di conseguimento di titoli terziari, fermo restando che sui diplomati comunque il trend è positivo essendo il 58% nel 2013.
  • Tra i 25-34enni, il 31,6% ha un titolo terziario, ben lontano dall’obiettivo UE del 45% entro il 2030.
  • Nel documento si evidenzia,  come gli ITS Academy siano una risposta concreta alla bassa diffusione di titoli terziari (anche professionalizzanti) in Italia. Nonostante rappresentino ancora una quota ridotta tra gli immatricolati post-diploma, negli ultimi 5 anni sono quasi raddoppiati, segnalando un forte potenziale di crescita. Dato che mostra il valore degli sforzi fatti in questi anni ma anche dell’importanza di creare nuove filiere con gli ITS, “4+2” e non solo.
  • Un gap forte si ravvede nelle scelte delle scuole superiori: nel 2022/23 il 65% degli iscritti ai licei è donna, percentuale che si posiziona intorno al 25% ai tecnici. Mentre per gli uomini c’è quasi una parità tra il 39% degli iscritti ai licei e il 42% iscritto agli istituti tecnici. È un dato che ci interpella sul fronte dell’orientamento, in modo particolare per colmare il gap di genere e avvicinare più ragazze ai tecnici e professionali.

Riferimenti

MARIA BARBARA BIGAGLI - b.bigagli@confindustriatoscananord.it - tel. 0574455298
PAOLA MARTELLI - p.martelli@confindustriatoscananord.it - tel. 0583444307