Oltre l'alluvione, uno sguardo al futuro: Prato a Ecomondo per parlare di tessile e sostenibilità
Era un appuntamento fissato da tempo, un'opportunità importante per portare nella sede di un evento prestigioso come Ecomondo la voce di Prato e il suo impegno per la sostenibilità.
Dopo l'alluvione, l'incontro "La rivoluzione del settore tessile: introduzione al cambiamento e istruzioni per l’uso" svoltosi al Textile District della fiera riminese è diventato la prima occasione pubblica per portare Prato all'attenzione del pubblico, specializzato e non.
Tema generale dell'incontro è stato ciò che il distretto tessile pratese sta facendo per inserirsi efficacemente, talvolta anche anticipandole, nelle linee di evoluzione del tessile. Un settore, questo, che anche più di altri sta vivendo dei cambiamenti radicali: dall'introduzione dell'obbligo di raccolta per i rifiuti tessili, con la conseguente nascita dei consorzi volontari, al documento strategico europeo sul tessile sostenibile e circolare; dal regolamento di ecodesign all'introduzione della responsabilità estesa del produttore; dalla due diligence agli orientamenti verso la trasparenza e la tracciabilità di filiera. Una vera rivoluzione, che Prato, principale distretto tessile europeo, sta vivendo in maniera dinamica e proattiva.
Hanno trattato del tema, con la moderazione di Elena Ferrero di Atelier Riforma, Filippo Bernocchi, presidente di Ancitel Energia e Ambiente; l'imprenditore Francesco Marini, in rappresentanza di Confindustria Toscana Nord; il vicepresidente di Alia Nicola Ciolini; Andrea Betti dell'impresa Beste. Particolarmente significativa la presenza all'evento di Beste, azienda duramente colpita dall'alluvione.
"E' stata un'ottima occasione per esplorare e approfondire le implicazioni derivanti degli ultimi sviluppi normativi e mettere in luce importanti iniziative industriali del settore - commenta il presidente di Ancitel Energia e Ambiente Filippo Bernocchi -. Il successo dell’evento sottolinea il crescente impegno degli attori della filiera tessile nell’adozione di pratiche sostenibili, circolari e innovative, e rappresenta un passo importante verso un futuro più consapevole e responsabile per l’intera industria. In particolare, le evoluzioni normative derivanti dalla EU strategy for Sustainable and Circular Textiles rappresentano un'importante sfida ma al contempo una grande occasione per l’intera industria tessile europea e specialmente per quella italiana, caratterizzata dalla presenza di distretti di rilevanza internazionale come quello pratese. La cooperazione tra tutti gli attori della filiera, il dialogo con le associazioni di categoria insieme alla corretta declinazione del principio di responsabilità estesa del produttore e la diffusione di know-how e competenze specifiche saranno fondamentali per ottenere benefici di natura ambientale, economica e sociale. Noi di Ancitel Energia e Ambiente, con la nostra business Unit 'AEA Sustainable Textile', siamo impegnati per supportare questo processo con la chiara missione di diffondere strategie e modelli di business aziendali e industriali volti a promuovere la sostenibilità, la competitività e l'economia circolare.”
"Col mio intervento ho voluto tracciare una panoramica generale del tessile pratese e di come le aziende, anche con l'affiancamento di Confindustria Toscana Nord, si stanno collocando nella corrente della rivoluzione del tessile - aggiunge Francesco Marini, che nella sezione Sistema moda dell'associazione confindustriale ricopre il ruolo di delegato alla sostenibilità -. Fra le varie iniziative che ho citato ho dato particolare spazio alla piattaforma digitale di interscambio informazioni fra le aziende della filiera tessile, finanziata con parte dei fondi giunti a Prato per il rilancio post-covid e importante ai fini di una agevole ed efficace certificazione degli scambi di informazione. Grande attenzione quindi anche agli aspetti più innovativi della sostenibilità, ma anche vigilanza per contrastare alcune derive che emergono o potrebbero manifestarsi dalle strategie europee. Fra queste, una certa svalutazione del riciclo, addirittura equiparandolo alla distruzione dei capi invenduti, a favore della durabilità, senza riscontri oggettivi che giustifichino una simile posizione per la totalità dei prodotti: riteniamo invece che il riciclo vada incoraggiato e incentivato. Ho evidenziato anche la necessità che l’introduzione di sistemi di responsabilità estesa dei produttori garantisca alla totalità della filiera una partecipazione attiva e di pari dignità; importante anche una corretta impostazione della futura normativa sull'end of waste, che collochi il passaggio da rifiuto a materia prima secondaria al momento della prima cernita del tessuto. Rimane poi paradossale che l'attenzione dell'Unione Europea sia massima per i produttori europei ma minima per le importazioni da paesi con regole ben poco stringenti: un fattore che lede i principi di concorrenza leale."
"Alla luce delle tante novità normative che stanno interessando il settore tessile, Alia Servizi Ambientali intende potenziare la propria capacità di creare importanti filiere di recupero inserendo anche il tessile nel proprio core business - dice Nicola Ciolini, vicepresidente di Alia -. Imballaggi, vetro e carta rappresentano filiere di recupero oggi già ben strutturate, ma adesso abbiamo davanti a noi la grande occasione di rafforzare anche il riciclo tessile in una città, come Prato, che sa offrire grandi sinergie in questo ambito a chi le voglia sfruttare. In questa prospettiva il progetto di creazione di un hub tessile proprio a Prato è fondamentale: da lì partiranno tutte le frazioni selezionate, che verranno poi lavorate all’interno del distretto pratese. L’hub tessile tratterà circa 30.000 tonnellate all’anno e si pone l’obiettivo di intercettare le raccolte di tutta la Toscana. Una volta in funzione, dopo una prima selezione manuale per il recupero abiti usati da reimmettere sul mercato, tutto il resto verrà selezionato meccanicamente e i tessuti, in base alla loro composizione, saranno destinati alle varie aziende di lavorazione. L’hub tessile costerà 20 milioni di euro e dovrà essere realizzato e collaudato entro giugno 2026. L’avvio dei lavori è previsto all’inizio del 2024."
"Con BeredoTM, Beste apre una nuova era nel riciclo tessile, ridefinendo la gestione dei rifiuti tessili - conclude Matteo Santi, amministratore delegato/managing director di Beste -. Questo processo innovativo offre una soluzione completa per i rifiuti tessili dell'industria della moda, dai ritagli di packaging ai capi giunti alla fine del loro ciclo di vita. Concentrandoci sul riciclo tracciabile e completo, Beste mira a promuovere la responsabilità ambientale e sociale, favorendo una cultura della sostenibilità. Insieme, possiamo recuperare e rigenerare materiali tessili, restituendoli al ciclo della moda con uno scopo rinnovato. È un passo trasformativo verso un futuro più pulito e responsabile.
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Ancitel Energia e Ambiente è una società che offre consulenza e soluzioni integrate in ambito ambientale e della sostenibilità ad aziende del settore pubblico e privato, enti e organizzazioni. Fornisce supporto nella progettazione, nella costruzione e nella gestione di processi ed è inoltre specializzata nella comunicazione e nell’educazione ambientale. Il suo team di professionisti altamente qualificati è composto da docenti, ricercatori e consulenti specializzati in diversi settori in grado di rispondere a quesiti su aspetti tecnici, normativi ed economico-finanziari. L’approccio multidisciplinare permette alla società di affrontare tutte le tematiche connesse al mondo della circular economy quali waste management e resource efficiency, ma anche energy efficiency, water management ed e-mobility.
Confindustria Toscana Nord è l'associazione confindustriale che rappresenta le industrie di Lucca, Pistoia e Prato. E' autonoma, apartitica, indipendente da ogni condizionamento esterno e non ha fini di lucro; orienta e ispira i propri comportamenti organizzativi e le proprie modalità di funzionamento al Codice Etico e dei Valori Associativi di Confindustria. Confindustria Toscana Nord esprime la sua mission principalmente attraverso il perseguimento di tre obiettivi: esprimere un’efficace rappresentanza in tutte le sedi di interlocuzione esterna; assicurare solida identità e diffuso senso di appartenenza alle imprese associate che ad essa fanno riferimento; erogare efficienti servizi sia di interesse generale che su tematiche specifiche.
Alia Servizi Ambientali gestisce il ciclo integrato dei rifiuti nella Toscana centrale. Il 26 gennaio 2023 ha dato vita alla prima Multiutility toscana dei servizi pubblici locali costituendo un player integrato nei settori ambiente, energia e ciclo idrico: un progetto in pieno sviluppo grazie al coinvolgimento di sempre nuove realtà a carattere regionale e non solo. Eroga servizi ambientali in 58 Comuni compresi tra le Province di Firenze, Prato e Pistoia, per circa 1,5 milioni di abitanti. Il piano industriale 2021/2030 vede l’azienda impegnata in obiettivi sfidanti su tutta la filiera del ciclo ambientale, puntando a una trasformazione della mission aziendale che segna un importante cambio identitario: da gestore del ciclo dei rifiuti a protagonista della transizione ambientale.
Beste Spa società benefit è un’industria tessile specializzata in tessuti cotonieri. Nel 2022 Beste ha generato un fatturato di 48 milioni (+66% rispetto all’anno precedente), conta un organico di circa 256 dipendenti e si sviluppa in più sedi: Stabilimento produttivo via Primo Levi 6 Ponte di Colle Cantagallo, Divisione logistica Abbigliamento e Tessuti posta sulle due unità locali di Via dell’Industria 5 e Via Coppi e Bartali 38-40-44-48, Divisione abbigliamento Beste Hub via Bologna 243 Prato, Beste China sede operativa nella città di Shanghai, Beste Japan con sede in Osaka e sede produttiva nella città di Anqing (Hefei Province – China).